Dal 16 settembre 2023 il Parco Naturale Regionale della Val Calanca è diventato il primo parco naturale della Svizzera italiana .
I dirigenti del Parco alla festa del 16 ottobre 2023 [Foto: Parco Naturale Regionale della Val Calanca]La Calanca è una delle quattro valli italofone del
Canton Grigioni e si trova nella regione del
Moesano , nella punta sud-occidentale del cantone; si estende parallelamente alla
Val Mesolcina e arriva fino al confine con il Canton Ticino. È aperta unicamente verso sud, mentre a nord è
chiusa da alte montagne con quattro cime sopra i 3’000 metri, il punto più elevato è ai 3’202 metri del
Puntone dei Fraciòn al confine settentrionale tra i due cantoni. Questa posizione l’ha preservata dall’urbanizzazione selvaggia e dal forte traffico di transito che grava sulla Mesolcina fino al
San Bernardino e da lì verso
Coira la capitale dei Grigioni.
Il paesaggio selvaggio della Val Calanca [Foto: ©Mario Theus-Palorma GmbH]Il parco della Val Calanca è il
più piccolo e
meno densamente popolato della Svizzera. Di conseguenza l’impatto umano sulla natura è limitato e la valle è rimasta in
grandissima parte selvaggia . Dei 120,5 chilometri quadrati di superficie totale gli insediamenti umani costituiscono, infatti, solamente l’1%; in tutto sono meno di 500 i residenti sparsi sui tre comuni di
Calanca ,
Rossa e
Buseno (che è anche il punto più basso del Parco a 502 metri di altitudine) con solo pochi e
piccoli insediamenti di tradizione secolare dove dominano le costruzioni in pietra e legno collegati da antiche mulattiere che fanno parte della rete di sentieri del parco lunga ben 194 chilometri.
Arte e cultura
I siti storici sono stati conservati accuratamente. Nell’inventario degli insediamenti da proteggere a livello nazionale sono inseriti cinque villaggi; inoltre, 39 oggetti quali chiese, cappelle, abitazioni e ossari sono inseriti nell’inventario dei beni culturali elvetici. Un tocco di arte moderna lo troviamo nel paese di Rossa dove l’artista anglo-svizzero David Tremlett ha ridipinto i muri delle tre cappelle seicentesche del paese con colori sgargianti e forme geometriche.
La cappella di Santa Maria Maddalena al Calvario decorata da David Tremlett, un connubio tra barocco e contemporaneità [Foto: ©Schweiz Tourismus/Daniel Loosli]Il paesaggio è stato modellato dall’uomo con i
terrazzamenti come quelli dei villaggi
Braggio e
Landarenca – raggiungibili unicamente tramite una teleferica – e dalla natura dalle acque del torrente
Calancasca che, a tratti, è allo stato naturale. Oltre la metà del territorio (54%) è
superficie boschiva , circa un decimo della quale sono
riserva forestale dei larici monumentali e
zona di protezione della fauna selvatica . Nel 1955 sono stati reintrodotti gli
stambecchi , ma è possibile imbattersi anche in cervi, camosci, aquile reali, fagiani di monte e francolini.
Il parco del cuore
Il simbolo nel logo del parco è un cuore e prende spunto dalla forma particolare del punto panoramico più famoso: il laghetto di Calvaresc . Per apprezzarlo bisogna salire leggermente sulla bocchetta alla sinistra dello specchio d’acqua. A 2’270 metri di quota, il laghetto appare come un cuore perfetto.
Salendo di qualche metro si distingue perfettamente la sagoma inconfondibile del Laghetto di Calvaresc [Foto: ©Mario Theus-Palorma GmbH]Come tutte le belle cose, per raggiungerlo ci vuole impegno, partendo dal paese di
Rossa si sale fino agli alpeggi dell’
Alp de Calvaresc Sòtt , da dove ci sono due opzioni per arrivare all’
Alp de Calvaresc Sora e, da lì, al lago: la prima sale direttamente; mentre la seconda è più lunga ma meno ripida e passa per la
Capanna Buffalora , il rifugio alpino. Sono 12 chilometri di camminata nel primo caso che salgono a 14,5 se si devia; il dislivello è di ben 1’320 metri e ci sono alcuni passaggi su pietraia non difficili, ma che richiedono attenzione. Più o meno sono 7 ore di cammino, faticoso certamente ma ricompensato da un paesaggio splendido che inizia tra i boschi e termina in alta montagna.
Info
Parco Val Calanca: www.parcovalcalanca.swiss
Rete Parchi svizzeri: www.parks.swiss/it/