La zona probabilmente più bella della Svizzera è il suo cuore: la Zentral Schweiz, la Svizzera Centrale; delimitata verso sud dalle alte montagne dell’Oberland Bernese ma non oppressa da esse, punteggiata di laghi e dai paesaggi dolci e collinari. Svizzeramo è andato alla scoperta di questo piccolo mondo che circonda il Vierwaldstättersee, il Lago dei Quattro Cantoni, è venuto fuori un breve itinerario che permette di vedere panorami incantevoli racchiusi in pochissimi chilometri utilizzando solamente gli efficientissimi mezzi pubblici elvetici: treni, treni di montagna, battelli, e funivie.
Schwyz, dove nacque la Svizzera
La Svizzera deve il suo nome a Schwyz, in italiano: Svitto, il piccolo cantone che insieme a Uri e Unterwalden ha costituito il nucleo primitivo della Confederazione nel 1291. È una minicapitale ma che deve essere visitata, se non altro per il Bundesbriefmuseum, che può essere tradotto come Museo dei Patti Federali, un luogo fantastico che ricostruisce tutta la documentazione storica della Svizzera.
Qui è conservato l’originale del patto del 1291, insieme ad altri documenti, bandiere, quadri e a una serie di stazioni computerizzate che raccontano come, tra guerre, paci, alleanze e tradimenti si sia arrivati alla Svizzera di oggi. Una storia tutt’altro che pacifica come ricordano i grandi affreschi ottocenteschi che ricoprono completamente i muri esterni del municipio e che ricordano la grande battaglia di Morgarten del 1315 quando i fanti svizzeri sbaragliarono la cavalleria di Leopoldo d’Asburgo segnando l’inizio dell’indipendenza elvetica.
Case patrizie e sapori genuini
Ma Schwyz vale una visita anche per altre ragioni. In città ci sono numerose ville padronali storiche splendidamente conservate, tra le quali quella di Ital Reding, settecentesca o, proprio accanto, la Bethlehem Haus, che risale addirittura al 1287, quattro anni prima della nascita della Confederazione. Entrambi sono visitabili. Chi ha buona gamba può godersi il panorama splendido che si gode dall’alto del Mythen, la montagna di 1’898 metri dalla forma a piramide che domina la città e il cantone, caratteristica per il colore particolare rossastro della cima che spicca sul grigio della base.
Il Mythen è il luogo preferito degli svittesi che gareggiano per il record più strano, come quello di Armin Schelbert che in cima è salito oltre 3’000 volte; oppure quello che in un giorno ha percorso per ben otto volte il sentiero da Brunni alla vetta che, secondo la segnaletica ufficiale si dovrebbe percorrere in 2 ore e 20 minuti. In cima al monte c’è un ristorante. Per sapere se è aperto basta guardare se sventola la bandiera rossocrociata.
Fortunatamente non c’è bisogno di farsi tutta quella strada a piedi e in salita per provare le specialita svittesi. Sotto il nome Ächt Schwyz alcuni ristoranti della città e del Cantone propongono la cucina tradizionale o anche innovativa ma realizzata con prodotti esclusivamente locali. Tra l’altro è stato realizzato un apposito ricettario, purtroppo solo in tedesco, scaricabile su internet al sito www.aecht-schwyz.ch.
Il sito dell’Ufficio del Turismo di Schwyz è: www.info-schwyz.ch